Latif Al Saadi


Latif Al Saadi  - Una poesia è piantata sul Tevere
 
La mia poesia (Dormiveglia sul Tevere) è avvenuto in un momento  nostalgico, dopo poco tempo alla mia estirpazione (eradicazione), quando mi hanno portato o costretto a lasciare un luogo, di una scelta dolorosa fuori dell’Iraq.
Fu un momento in una mattina calma piena di sentimenti e voglia di rivivere la vita… in quel momento scendendo da un autobus davanti a Caste S. Angelo, avvicinandomi versi il Tevere, vedendolo come scorre lentamente verde, mi ha fatto presente l’Eufrate, come sarebbestato  nello stesso momento. Cosi fermandomi girando dietro di me il castello dietro e davanti il tevereK girandomi a  destra ho visto piantati  i copuli del Vaticano... cosi comparsi tutte le immagini scorrendo con un ritmo musicale, con una musica interna armonizzata.
 
La mia poesia (Dormiveglia sul tevere), quindi, è stata un tenso di immagini, in cui sono incastrati in un momento improvvisato, la storia di due luoghi, due paese, due storie, due corrente di anime.
La poesia (Dormiveglia sul tevere) sarebbe un urlo di amore e nostalgia. una speranza per un futuro migliore per la mia patria, e per la mia seconda patria, e per un mondo migliore .... !!!.
Rimasto a Dire che questa poesia e da più di 11 anni, è stat messa una panella sul tevere, e davanti Castel S’Angelo a Roma, rimarrà una testimognanza nonostante dei razzisti, che hanno cercato di annebbiarela....!!!
 
 
 
 
 
Dormiveglia sul Tevere
 
Il tevere scorre
Lentamente.......... Lentamente .
Verde....,
Come la primavera dell` eta'
Pacato.........,
Come il silenzio .
Come l`Eufrate .......
Come L`Eufrate frastuono sgorgato !
I nomi  s’incastrano .
Si uniscono immagini ....
Scrosciare di voci .
Il Tevere ...nell`Eufrate .
E L`Eufrate scorre tristemente .
Panorama per la memoria ...
Fiume degli anni trascorsi.
Montagne... Pianure .
Citta'............Villaggi '
Torrente della storia tirbolenta .
Baghdad qui ...
vicino a Roma ...
E Roma e` amante .
Sant` Angelo ...,
E` i Giardini babilonesi pensili .
Il Vaticano ...
cupole luminose ,
Negli spazi del Najef .
Le mura di Roma ...
Si aprono con le porte di Baghdad antica .
Un sogno  sogni ,
Nella solitudine .
Dormiveglia nel risveglio sugli argini .
E` questo un sogno duraturo ....,
O un dormiveglia...
dell` ultimo risveglio ....?
 
Roma, inverno 1996
·        La traduzione e` del poeta stesso .
 
 
 
 
Latif Al Saadi e la sua poesia (Viaggiando tra Baghdad e Roma): perche e come???
 
La poesia (viaggiando tra Baghdad e Roma) è avvenuto in un momento di rabbia e preoccupazione, quando sono stato in una manifestazione contro la guerra in Iraq o contro l’Iraq nel capitale d’Italia Roma. In un momento in cui il regime di Baghdad faceva elezioni falsificati, costrenggendo le gente a dire si con S mauscola, altrimenti la la lama della spada del terrore era pronta.
Cosi e con tanti sentimenti di disaggi e trestezze, sentendo i rischi della guerra che, come sempre colpisce il popolo, sono stati sollievati le immagini di una poesia con il ritmo dei passi dei manifestanti qui, e degli iracheni andando costretti con le teste basse all’elezioni.
Cosi era nata la mia poesia (viagiando tra Baghdad e Roma).
 
 

Viaggiando tra Bagdad e Roma

 
Da Roma….     
Decollano gli urli egli slogan
E a Bagdad ….
Si divincolano corpi…
Penzolano colli e teste…
Teste che indicano un orizzonte.
 
A Roma l’amante,
Le mani,e gli slogan di pace
Dipingono….
la panorama di piazza del popolo.
E a Bagdad
S’incastrano le genti forzatamente…
Votano…senza voce…
Senza volte,
e il prezzo del No
è la morte.
 
Roma… è il capitale per la pace,
a Bagdad della pace.
e Bagdad…è un simbolo
Per i sogni nella pace…
Sogni sgozzati.
 
Fra Bagdad e Roma
 un legame viscerale…
 
Bagdad e Roma
Sono unite nei sogni…
Un risveglio nel buio oscuro.
 
Nei quartieri di Roma…
Si disseminano infiorati,
le sensibilita`della frustrazione,
Sentimenti di dolore…
e il pentimento.
S’infiammano presagi,
della tolleranza…
Delle solidarieta`.
 
E nei vicoli di Bagdad antica…
La gente sì dissangua…
Si sopprimono animi e sogni.
 
Tra Bagdad e Roma c’è
una linfa d’amore…
un fiume turbolento…
una corrente nella prospettiva.
 
Fra Bagdad e Roma …
ci sono le volontà;le voglie,
che si unisce alle convinzioni:
Che un mondo migliore si verrà
o dovrebbe venire…
All`orizzonte.
 
 

                                                         Roma il 13-11-2002                                

                                                                              
 
N.B. la poesia era scritta quando nella data sopra fissata partecipò ad una manifestazione contro la guerra in Iraq in cui erano organizzati gli elezioni per falsificare le volontà degli iracheni…  e cosi sono uscito questi immagini in un momento molto particolare e deludente  per il poeta….