Kassim Bayatly, regista e studioso di teatro, nato a Baghdad, dove ha conseguito presso l’Istituo di Belle
Arti il diploma sul teatro e cinema nel 1976, l’anno in cui si è recato in Italia per perfezionare gli studi teatrali. Si è laureato ed ha ottenuto il titolo di dottorato di ricerca presso il D.A.M.S. dell’Università di Bologna.
Nel 1984 ha fondato il gruppo Teatro dell’Arcano, con il quale ha prodotto e diretto decine di spettacoli teatrali: “La storia dell’eremita” 1984, “Istmo barlume d’oriente” 1987, “Verso il disco del sole alato” 1989, “Le danze dell’arcano” 1991, “Ad un intimo amico straniero” 1992, “Il vello d’oro” 1994, “Shahrazad pensando a Baghdad” 2005, “Il cantore di Baghdad” 2007 ed altri... presentati in diverse parti del mondo: Italia, Spagna, Marocco, Tunisia, Emirati Arabi, Libia, Danimarca, Belgio, Inghilterra, Brasile...
Ha curato molti corsi, seminari e laboratori teatrali presso il D.A.M.S. di Bologna, l’Università di Roma 3, Istituto del Dramma a Cambridge, al Cairo, a Casablanca, all’Accademia dell’Arte a Baghdad, ed un laboratorio continuativo per la formazione dell’attore e registi presso la Direzione Generale della Cultura del governo di Sharigiah (Emirati Arabi).
Ha pubblicato decine di libri in lingua araba ed italiana: “Il corpo svelato”, “Dialoghi intorno al teatro”, “La memoria del corpo”, l’ultima pubblicazione “La struttura dei corpi sottili” (Ubu libri 2006).
Ha tradotto dall’italiano e pubblicato in arabo diversi libri: alcune commedie (atti unici) di Dario Fo, alcuni libri di Eugenio Barba (La corsa dei contrari e Canoa di carta), racconti di Gianni Rodari e decine di saggi sul teatro e cultura teatrale.
Ha partecipato, in qualità di regista e studioso, a molti convegni e manifestazioni teatrali internazionali, con interveti significativi sul linguaggio e tecnica dell’attore, sulla danza araba. L’ultimo intervento importante nel
II Convegno sull’educazione e formazione dell’attore, curata dall’Università di Beyrut (Libano) ed un convegno internazionale curato da ECUM in Brasile (Bello Orizzonte e Rio de Janeiro), sul “Teatro nei tempi oscuri”, dove ha, anche, attuato due repliche dello spettacolo “Ad un intimo amico straniero”, ed ha curato un laboratorio intorno al linguaggio rituale relazionato ad un testo del XIII° scritto dal maestro Sufi Saharawardi.
Fra il 2008-2009 ha diretto la sezione teatrale di regia e recitazione in qualità di professore nella facoltà delle arti e dell’informazione presso l’Università di Tripoli in Libia.
Attualmente vive e lavora con il gruppo Teatro dell’Arcano a Firenze